Siamo nel quartiere di Santa Rita, poco lontano dal Parco Ruffini.
Qui possiamo trovare la Trattoria Enoteca Sotto la Luna di Paolo e Fabrizio, che grazie ai menù proposti, ci permette di fare un salto nel passato, come se gustassimo i sapori delle campagne piemontesi degli anni 50’- 60’.
Grazie a Paolo ed alla sua abilità in cucina, gli aromi e la qualità del cibo, sono quelli che potevamo assaporare a casa dei nostri nonni.
Credo questo sia uno dei più bei complimenti che si possano fare!!!
Sapori antichi ed introvabili della moderna e turistica Torino.
Sono anni che frequento questo locale, ma solo da poco tempo posso permettermi di scrivere una recensione on line, ringraziando Fabrizio e Paolo per le tante e buonissime cene fatte nel loro locale.
La cucina
Da Sotto la luna, possiamo scegliere tra vari menù tipicamente piemontesi che cambiano in funzione della stagione ed alla disponibilità dei prodotti.
Questo dimostra anche quanto sia l’attenzione al cibo a Km zero con i prodotti del territorio. Dal pane alla pasta fresca all’uovo, dai gelati ai dolci, tutto viene fatto in casa, e Fabrizio in sala saprà darvi i giusti consigli per rendere perfetta la vostra cena.
E’ una cucina semplice, genuina, territoriale senza l’aggiunta di alcuna sostanza estranea alla preparazione e soprattutto cucinata come si faceva una volta, con tempi lunghi di cottura, di lievitazione e di riposo.
Durante i week end invernali Paolo prepara una delicatissima e leggera bagna caöda con cardi gobbi, topinambur, rapanelli, finocchi, barbabietola, peperone rosso di carmagnola; insieme al bollito misto con il tipico bagnetto verde o salsa rossa piemontese.
Altri piatti da non perdere che vi consiglio assolutamente sono:
- La selezione di salumi e formaggi piemontesi, con i tomini al verde
- La quiche di trevisana con fonduta di taleggio
- Il carpaccio di vitello con scaglie di castelmagno
- Le acciughe e lingua al verde
- Il lardo al rosmarino
- Il caponet con fonduta di taleggio
- Le fettuccine di pasta fresca all’uovo tagliate a mano al sugo di peperoni
- Il risotto alla zucca vercellese
- I tajarin ai peperoni e risotto alla zucca
- La tofeja canavesana
- Il brasato cucinato al Barolo o al Nebbiolo, alle Nocciole
- Le lumache in umido con polenta
- Il bönet piemontese
I piatti che escono dalla cucina decisamente tradizionale e casalinga non sono soltanto questi, ecco perché una sola cena non è certo sufficiente, ed è necessario ritornare più volte …
La cantina
Tutte le prelibatezze culinarie sono accompagnate da molti degli straordinari vini della nostra regione. A farci compagnia durante le serate, frutto di una ottima selezione di Paolo e Fabrizio tra i molti vi ricordo:
- La Barbera superiore
- Il Dolcetto d’Alba
- Il Nebbiolo
- Il Barbaresco
- Il Grignolino
- L’Arneis
Prima della cena ricordate sempre di designare un guidatore, o semplicemente non eccedete nel bere.
Ed infine ecco l’indirizzo di questo ottimo locale in cui vi consiglio di prenotare:
Trattoria Enoteca Sotto la Luna
Via Caprera 54A, Torino
Telefono: 011 3293415
Apertura: da Lunedi a Sabato dalle ore 19 alle 23
Email: trattoria@sottolaluna.it
I prezzi sono assolutamente accessibili e una scelta intelligente permette al cliente di effettuare diversi assaggi delle portate principali.
La trattoria è inoltre segnalata da Critiche Golose di Giovanni Massobrio e dalla guida delle Trattorie Slow Food.
Un saluto a tutti, e vi invito a visitare le novità della mia galleria fotografica, lasciando i vostri commenti in quelle che vi piacciono maggiormente.
Buon appetito ed arrivederci a tutti al mio prossimo Blog.
Hello, I want to work in your company on a voluntary basis, can you offer me anything?
a little about me:https://about.me/ruthmcfarlane/
Many calligraphers have acquired
bride, Julie d’Angenne.
XVII century was Nicholas Jarry [fr].
from lat. manus – “hand” and scribo – “I write”) [1]
Since the era of Charlemagne
book about the chess of love “, created by
“Julia’s Garland” (fr. Guirlande de Julie)
European glory, and even after
among them acquired “Moral
“Julia’s Garland” (fr. Guirlande de Julie)
XVII century was Nicholas Jarry [fr].
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from lat. manus – “hand” and scribo – “I write”) [1]
Western Europe also formed
consists of the book itself