Passione, sì, una grande passione, perché definirla un hobby sarebbe riduttivo. Un hobby si identifica solitamente come un semplice passatempo a cui ci si dedica una volta ogni tanto. Una passione, invece, ti coinvolge ogni giorno, quasi 24 ore su 24. E’ come un fiume in piena che travolge tutto.

Pensi scattando foto, sogni scattando foto, quasi vivi scattando foto.
Chiudi un occhio e cerchi di costruire una prospettiva con una vista bidimensionale. Non passa weekend senza ascoltare almeno una volta il rumore della tendina che si apre e scorre davanti alla pellicola.

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La fotografia è un mondo sconosciuto che inizio ad esplorare quando, con i primi soldi guadagnati, posso permettermi l’acquisto della Pentax K1000, la vera molla che ha fatto scattare in me questa passione.

Ma tutto ha avuto inizio quando da bambino, con mio grande orgoglio, mio padre mi permise di fare alcuni scatti con la sua fotocamera, che all’epoca, a torto, ritenevo un pezzo di antiquariato. Si trattava di una Voiglander Vito C, un gioiellino, tutt’ora funzionante, che, ancor oggi, fa le sue apparizioni durante le feste di famiglia nella sua elegante custodia in pelle marrone.
Le caratteristiche di questa “camera”, acquistata nei primi anni ‘60, rapportate alle prestazioni delle concorrenti dell’epoca, erano a dir poco eccellenti.
Senza rendermene conto avevo già tra le mani una fotocamera importante.
Per esser un buon fotografo, tuttavia, non era certo sufficiente fare scatti con una Voiglander. Serviva esperienza, studio e tanta gavetta.

Parliamo ora della “mia” prima Reflex.
E’ il 1987, quando la Pentax K 1000 entra a far parte del mio corredo di giovane fotografo.
Negli anni in cui compaiono le prime reflex autofocus (Pentax ME-F Asahi, 1981 e Minolta 7000, 1985), io inizio ad imparare la vera tecnica della fotografia con questa macchina storica, completamente manuale, con la quale ogni scatto diventa un’esperienza che insegna qualcosa di nuovo.
Dotata di un obiettivo 50mm f 2.0, mi permette di realizzare morbidi sfocati con giochi di profondità di campo.

Contemporaneamente, mi diletto anche con una Pentax P30 T, che in alcune situazioni mi semplifica la vita con i suoi primi automatismi.
Grazie a lei conservo le diapositive, ricordo dei miei primi viaggi. Berlino, Amsterdam, Parigi, Oslo, Stoccolma, Copenaghen, Lisbona, Madrid e quante altre ancora!! Quattro Interrail in giro per l’Europa, con i pochi soldi a disposizione che spesso erano destinati all’acquisto di una pellicola, poiché la scorta comprata prima di partire era già esaurita. (Kodachrome, o Ektachrome Fujichrome Velvia 50 per farmi un gran regalo).
Insieme all’infallibile 50mm, in questi anni mi accompagna anche un economico Vivitar 70-210, ottimo per le mie elementari esigenze fotografiche.

Agli inizi degli anni ’90 la svolta.
Grazie ad un memorabile colpo di fortuna, la mia voglia di fare un salto di qualità viene soddisfatta. Durante una manifestazione fotografica risulto vincitore di una fantastica Nikon F-801s. Questa reflex cambia il mio approccio alla fotografia.
Sfruttando il sistema di misurazione comparativo “Matrix”, gli scatti risultano estremamente più facili, anche in condizioni critiche. La concentrazione sull’inquadratura diventa massima. Un autofocus veloce permette di catturare attimi in precedenza impossibili da congelare. Un lusso che per me è completamente nuovo ed inatteso.
Inizio a lavorare su ritratti e fotografia naturalistica.
Le diapositive in casa sono ormai ovunque e le proiezioni con amici diventano un modo per incontrarsi e scambiare opinioni (o a volte anche per addormentarsi nella penombra!!!).

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In questi anni gli impegni della vita di tutti i giorni mi impediscono di dedicarmi come vorrei alla mia passione.
Riprendo ad essere un fotografo occasionale, anche perché la dea bendata presenta il conto con gli interessi. La Nikon F-801s, durante una vacanza, scivola dalle mie mani cadendo a terra in un verdissimo prato delle Highland scozzesi, e sceglie di stringere amicizia con l’unica pietra presente nei 10-25 kmq che mi circondano. In un colpo solo, obiettivo e camera sono da rottamare.
Ritorno, quindi, per qualche anno, alle mie care e indistruttibili Pentax K1000 e Pentax P30 T.

La passione in questi anni si assopisce un po’, sino a quando un giorno la mia vita cambia ancora, e decido di ricominciare a guardare la realtà attraverso un obiettivo.
Dopo un’attenta valutazione delle reflex presenti sul mercato, sul podio rimangono Canon, Pentax e Nikon. L’attrezzatura che ho già a disposizione condiziona la scelta finale, e la Nikon D70s entra a far parte del mio corredo di fotografo.

Il piacere di far foto si riaccende e cresce in modo esponenziale.
Le potenzialità di questa macchina fotografica sono infinite ed inizio a dedicarmi alla fotografia in modo serio e professionale.
Frequento corsi sia di tecnica fotografica che di foto ritocco. Imparo che un grande alleato può essere Photoshop CS4 / Camera Raw, con il quale si riescono a recuperare e migliorare gli scatti realizzati nelle situazioni di luce più complesse.
Pur non amando molto l’elaborazione fotografica post produzione, ammetto che le potenzialità nella regolazione delle curve, del rumore, nel recupero di luci od ombre, sono effettivamente incredibili. Lo scatto, tuttavia, deve esser di per sé bello, e tutt’al più si può operare su piccoli dettagli per renderlo migliore.

Un giorno, parlando con gli amici, nasce l’idea del sito web.
Il piacere di condividere la mia passione e le mie foto con voi, unito all’intenzione di confrontarmi su argomenti fotografici, mi porta alla creazione di questo sito che attraverso il blog darà la possibilità a tutti di esprimersi, condividendo le nostre esperienze fotografiche.